Un team di professionisti del settore
subacqueo, che già ha collaborato alla realizzazione due importanti eventi
legati al mondo della subacquea (12.06.2014 “Evento Baron Gautsch”; 08.05.2015
“Sub per Sea Shepherd”), ha progettato un nuovo evento, di grande rilievo e
portata internazionale.
Il nuovo progetto al quale il team sta già
lavorando, sarà legato al nome ed alla storia del cacciatorpediniere “Audace”.
La valenza storica del progetto, risiede nella
doppia ricorrenza dei 100 anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale e nei 70
anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, date che coincidono con il varo
(1916) e l’affondamento (1944) del cacciatorpediniere “Audace”.
La parte più suggestiva della pur ricca storia
di questa nave, risale alla fine del primo conflitto mondiale, quando il
cacciatorpediniere “Audace” fu la prima nave italiana ad attraccare a Trieste.
Infatti, il 3 novembre 1918, il Generale Carlo Petitti di Roreto, sbarcando
dall’Audace proclamò l’annessione della città all’Italia ed in seguito, il 10
novembre, dall’Audace sbarcarono a Trieste il re Vittorio Emanuele III e i
generali Armando Diaz e Pietro Badoglio, da allora il Molo San Carlo venne
ribattezzato Molo Audace, mentre il lungomare contiguo assunse il nome di Riva
3 novembre.
Questa avvincente storia è il punto d’inizio
dell’attuale progetto.
Si vuole infatti realizzare un evento multiplo,
riunendo quanti più gruppi subacquei, raccogliendo quante più informazioni a
carattere storico (sia con filmati d’epoca, sia con testimonianze dei parenti
di chi navigò con l’Audace), sia dedicandosi alla parte subacquea della
vicenda.
Infatti, il relitto del cacciatorpediniere
giace al largo dell’isola di Pago in Croazia adagiato su un fondale profondo
circa 80 metri. Venne scoperto nel 1999 per merito di due subacquei triestini:
Leonardo Laneve e Mario Arena.
Di questo prezioso relitto esistono allo stato
poche immagini subacquee che ne evidenzino la bellezza e che mettano in risalto
l’importanza storica.
Pertanto il progetto “Audace” ha l’ambiziosa
pretesa di riuscire a realizzare delle immagini e dei video dell’attuale
situazione del relitto.
Per questo motivo, nell' estate 2015,
un gruppo di subacquei esperti e professionisti (Angelo Colla, Marco Ciani, Rytis
Kuodis, Davide De Benedictis e Simone Nicolini) si è immerso nelle profonde
acque croate per realizzare delle immagini ad alta definizione del relitto del
cacciatorpediniere Audace. Si è trattato di immersioni tecniche, con alto grado
di difficoltà, ma effettuate con la decisa volontà di riuscire a portare gli
occhi di tutti sul relitto inabissato, realizzando immagini che mai sono state
finora realizzate.
Il team ora è al lavoro per creare un evento
(nella prossima primavera 2016) con immagini storiche e immagini attuali, con
testimonianze storiche e testimonianze attuali in modo da ricreare ciò che
l’Audace è stato ed ha significato, ed in modo da coinvolgere quante più
persone nell’affascinante mondo della subacquea.