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Jouhatsu

The story of a Hikikomori who is forced on a journey into the secrets of an anguished painting.

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The story of a Hikikomori who is forced on a journey into the secrets of an anguished painting.

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The story of a Hikikomori who is forced on a journey into the secrets of an anguished painting.

The story of a Hikikomori who is forced on a journey into the secrets of an anguished painting.

Alberto Nicco
Alberto Nicco
Alberto Nicco
Alberto Nicco
2 Campaigns |
Torino, Italy
$1,317 USD $1,317 USD 22 backers
63% of $2,083 Flexible Goal Flexible Goal
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Digital Film Ticket

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Executive Producer Film Credit

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Highlights
Mountain Filled 2 Projects Mountain Filled 2 Projects

Sinossi

Un hikikomori di 24 anni vive solo, estraniato dal resto del mondo, all’interno di un sudicio capannone. Una non vita che si propaga nell’eternità e nella monotonia delle sue giornate passate tra nichilismo e tornei di poker. L’unica apertura umana, l’unica voce che il protagonista sente è quella di un pittore, un content creator, RICCARDO, attraverso i suoi contenuti video, folli e angosciati. L’improvvisa sparizione di Riccardo e l’incontro con un misterioso bambino costringono “Nessuno” ad intraprendere un morboso e inquietante viaggio nelle opere del pittore. Un’odissea che porterà il protagonista a fare i conti con se stesso e la propria vita.

Linguaggio Visivo

Essendo il protagonista un hikikomori, la camera sarà rinchiusa con lui per la maggior parte del tempo. Ecco che il linguaggio cinematografico si propone di seguire coerentemente la narrazione spaccata rigorosamente in due atti. Le partite di poker vivranno di un lessico frenetico e ritmato, con shot statici e ripetuti che restituiscono un desiderio di controllo morboso del protagonista. La ricerca all’interno del dipinto vivrà più di movimento con la cinepresa che sosterrà lo sguardo di Nessuno che entra nell’opera e nell’inquietante storia di Riccardo. L’obiettivo è restituire un’estetica espressiva, che vive nei contrasti: nella luce bianca cenere del proiettore e nel buio della solitudine all’interno di uno sporco capannone fino ad arrivare “al fuori che entra dentro”, con le luci del giorno che respirano all’interno grazie a delle finestre a fessura, restituendo l’angoscia di un tempo che non passa, di una vita che non esiste.

Why

Il film vuole essere più di una semplice fotografia documentaristica sul fenomeno generazionale della reclusione volontaria. Non si propone solo di mostrare le caratteristiche di una solitudine morbosa,  ma  ha il chiaro obbiettivo, tramite un’ampia metafora noir, di scavare a fondo nella psicologia e nel nichilismo che sta alla base della scelta di non vivere. Il fenomeno dell’Hikikomori non è casuale: le motivazioni di una generazione disillusa e che non riesce a darsi significato sono annientate da una spietata società dello spettacolo, in cui l’ emotività e l’arte sono assorbite dagli echi vuoti dell’immagine trionfante. Ma se ad un ragazzo che ha scelto meticolosamente di non vivere, di non fare parte del circo dello spettacolo, gli si pone di fronte una storia vera, uno sguardo sincero e angosciato in cui è espresso il dolore di una vita in un dipinto, che cosa potrebbe accadere? Basterà una scintilla, un incontro a risvegliare l’empatia in uno “squalificato”?

L'impatto

Da uno studio riportato da “Hikikomori Italia” in Giappone ci sono circa 1,5 milioni di hikikomori e in Italia è possibile ipotizzare che ci siano a oggi tra i 100mila e i 200mila casi di isolamento sociale volontario. I numeri risultano agghiaccianti se uniti alle considerazioni sociali: siamo di fronte ad una generazione che è sempre meno alla ricerca di un motivo di vita, di una ringhiera a cui aggrapparsi o semplicemente di qualcuno. Ecco che il film si propone di dare una dimensione autoriale e intima di un fenomeno tanto filosofico e psicologico quanto tangibile. Da qui il bisogno di un cinema che torni alla verità e alla ricerca, esattamente come la generazione che si vuole dipingere, che pare non abbia più voglia di cercare, dimenticandosi che è molto più importante la ricerca dell’oggetto della stessa.

Budget Breakdown

Il film sarà una produzione totalmente indipendente. Ogni singolo fondo accumulato sarà, dunque, investito per la realizzazione ottimale e sincera della nostra visione artistica e per fare in modo che ogni talento impegnato in questa sfida venga adeguatamente retribuito. Nonostante il budget modesto, il nostro obbiettivo è quello di rendere Jouhatsu un’opera estremamente curata e da un’estetica altamente professionale, con la speranza di una buona accoglienza nel percorso dei festival. Un aiuto da parte di chi vuole sostenere il cinema indipendente sarebbe straordinariamente utile per affrontare questa sfida.

I fondi che raccoglieremo saranno suddivisi nel seguente modo:

Crew salaries and equipment : 40%.

Cast : 15%.

Travel, lodging and catering: 20%.

Staging(including the creation of the painting) : 20%.

Contingency: 5%.

Il team

Director/writer

Nicco Alberto è un giovane  regista e sceneggiatore, laureato in Ingegneria del Cinema e dei mezzi di comunicazione. Da sempre appassionato di cinema, nei primi anni universitari si avvicina anche alla scrittura e nel 2021 scrive e dirige un cortometraggio all’interno di un progetto universitario. Nel 2022 è regista, sceneggiatore e produttore di “XVI Barre”, ancora in distribuzione nel percorso festivaliero. “Jouhatsu” è il suo secondo progetto totalmente indipendente nel ruolo di scrittura e regia.

 

The producer

Filippo Doveri was born and grew up in Livorno, graduated in Electronics and Robotics and then later moved to Turin, where he graduated in Cinema and Media Engineering.
It was in Turin that he first approached a film set, which would give him for the first time in his life a clear direction on what he wanted in the future. From that moment he jumps into the world of cinema, working on productions such as "Lidia Poet" and "Fireworks" and especially in the world of short films working as production manager on "A Boy Named Sue" (currently in post-production), in production for "Saudade" and as assistant electrician and best boy for "The Wrong Guy" and "In Aria" (currently in post-production).

The D.O.P

Luigi Risi, nato negli anni 200 a Salerno si dedica alla fotografia fin da bambino ma inizia a lavorarci seriamente durante il liceo, anni in cui conosce il Regista Luigi Di Domenico con il quale realizza svariate produzioni cinematografiche. Lavora a diversi cortometraggi, spot e videoclip come direttore della fotografia, ricevendo diversi premi e mansioni speciali per i suoi lavori. Ad inizio pandemia Fonda poi la Vitruvio Entertainment, officina artistica con lo scopo di creare una moderna bottega rinascimentale, dove arte, sperimentazione e creatività ne sono i capisaldi. Nel tempo ha avuto occasione di poter studiare e sperimentare con diversi maestri quali: Giuseppe Lanci, Daniele Ciprì, Vladan Radovic, Francesco Di Giacomo, Gianmaria Tosatti. A fine 2021 decide di trasferirsi a Roma, lì inizia a lavorare come Operatore con Davide Manca per alcune produzioni, diventa poi Tecnico Responsabile del Rental Blackandlight. Continua poi il suo lavoro sul cinema, incentrato sui cortometraggi. A fine 2022 chiude l’anno con   più di dieci corti come direttore della fotografia, cinque produzioni in cui ha preso parte nel reparto fotografia e quattro produzioni in corso. Oltre poi più di venticinque tra premi e riconoscimenti vari.

Altri modi di aiutare

Se non potete fare una donazione e siete comunque interessati a sostenere il nostro film, lo apprezziamo molto! . Condividete questa campagna con parenti e amici e ve ne saremo grati. Grazie!

Synopsis

A 24-year-old hikikomori lives alone, estranged from the rest of the world, inside a filthy shed. A nonlife that propagates in the eternity and monotony of his days spent between nihilism and poker tournaments.
The only human opening, the only voice the protagonist hears is that of a painter, a content creator, RICCARDO, through his video content, insane and anguished.
Riccardo's sudden disappearance and encounter with a mysterious child force "Nobody" to embark on a morbid and disturbing journey through the painter's works.
An odyssey that will lead the protagonist to come to terms with himself and his own life.

Visual Language

Since the protagonist is a hikikomori, the room will be locked up with him most of the time. Here is where the language cinematography is proposed to consistently follow the narrative split strictly into two acts. The poker games will live by a frenetic and rhythmic lexicon, with static and repeated shots that render a desire for morbid control of the protagonist.
The search within the painting will live more in motion with the camera that will support the gaze of Nobody entering the painting and into Riccardo's disturbing story.
The goal is to return an expressive aesthetic that lives in the contrasts: in the ash-white light of the projector and in the darkness of loneliness inside a dirty shed until to the "outside coming in," with the daylight that breathe inside thanks to slit windows, returning the anguish of a time that does not pass, of a life that does not exist.

Why

The film aims to be more than just a snapshot documentary on the generational phenomenon of imprisonment voluntary. It aims not only to show the characteristics of a morbid loneliness, but has the clear goal, through a broad noir metaphor, to dig deep into the psychology and the
nihilism underlying the choice not to live. The phenomenon of Hikikomori is not accidental: the motivations of a disillusioned generation that cannot give itself meaning are annihilated by a ruthless society of entertainment, in which the emotionality and art are absorbed by the empty echoes of the image triumphant. But what if to a boy who has meticulously chosen not to live,
not to be part of the circus of spectacle, he is placed before him in front of him a true story, a sincere and anguished look in which is expressed the pain of a life in a painting, what might
happen? A spark, an encounter will be enough to awaken empathy in a "disqualified" one?

The Impact

From a study reported by "Hikikomori Italy" in Japan there are about 1.5 million hikikomori and in Italy it is possible to assume that there are to date between 100 thousand and 200 thousand cases of isolation voluntary social isolation.
The numbers are chilling when combined with the considerations social: we are faced with a generation that is less and less in search for a reason to live, a railing to cling to or simply someone.
Here the film sets out to give an authorial and intimate of a phenomenon that is as philosophical and psychological as it is tangible.
Hence the need for a cinema that returns to truth and search, exactly like the generation it wants to portray, which seems to have no desire to search anymore, forgetting that it is
much more important the search than the object of it.

Budget Breakdown

The film will be a totally independent production. Every single fund accumulated will, therefore, be invested in the optimal and sincere realization of our artistic vision and in making sure that every talent engaged in this challenge is adequately paid. Despite the modest budget, our goal is to make Jouhatsu a highly curated work with a highly professional aesthetic, with the hope of a good reception in the festival route. Help from those who want to support independent cinema would be extraordinarily helpful in meeting this challenge.

The funds we raise will cover:

Crew salaries and equipment : 40%.

Cast : 15%.

Travel, lodging and catering: 20%.

Staging (including the creation of the painting) : 20%.

 Contingency: 5%

Our Team

The writer/director

Nicco Alberto is a young director and screenwriter with a degree in Film and Media Engineering.
Always passionate about cinema, in his early university years he also approached writing and in 2021 he wrote and directed a short film as part of a university project. In 2022 he is director, screenwriter and producer of "XVI Barre," that won 6 award and  still in distribution in the internetional festival route. "Jouhatsu" is his second totally independent project in the role of writing and directing. 

The producer

Filippo Doveri was born and grew up in Livorno, graduated in Electronics and Robotics and then later moved to Turin, where he graduated in Cinema and Media Engineering.
It was in Turin that he first approached a film set, which would give him for the first time in his life a clear direction on what he wanted in the future. From that moment he jumps into the world of cinema, working on productions such as "Lidia Poet" and "Fireworks" and especially in the world of short films working as production manager on "A Boy Named Sue" (currently in post-production), in production for "Saudade" and as assistant electrician and best boy for "The Wrong Guy" and "In Aria" (currently in post-production).


The D.O.P

Luigi Risi, born in the 200s in Salerno, dedicated himself to photography since childhood but began to work at it seriously during high school, years in which he met Director Luigi Di Domenico with whom he made several film productions. He worked on several short films, commercials and video clips as director of photography, receiving several awards and special assignments for his work.
At the beginning of the pandemic he then founded Vitruvio Entertainment, an artistic workshop with the aim of creating a modern renaissance workshop, where art, experimentation and creativity are its cornerstones.
Over time, he had the opportunity to be able to study and experiment with different masters such as: Giuseppe Lanci, Daniele Ciprì, Vladan Radovic, Francesco Di Giacomo, Gianmaria Tosatti.
At the end of 2021 he decided to move to Rome, there he began to work as an Operator with Davide Manca for some productions, he then became Technical Manager of Rental Blackandlight.
He then continues his work on cinema, focusing on short films. At the end of 2022 he closes the year with more than ten shorts as Director of Photography, five productions in which he took part in the photography department and four productions in progress. Over then more than twenty-five awards and various recognitions.

Other ways you can help

If you are unable to donate and are still interested in supporting our film we greatly appreciate it! . Share this campaign with family and friend and we will be grateful. Thank you !

 

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