Spedizione alpinistica - Cordillera Blanca - Perù
Alpinismo e disabilità: un’occasione di condivisione e rapporto sociale legata allo sport
“ La spedizione nasce dall'incontro di diversi sportivi, principalmente arrampicatori della provincia di Brescia in Lombardia in Italia.
Pietro Rago, capospedizione, visitò la zona di Olleros – Huaraz nel 2005 innamorandosi di questi luoghi dove si trovano molte pareti non ancora scalate, ne tanto meno attrezzate per l'arrampicata.”
I casi della vita vogliono che Pietro incontri Silvia e Kevin, due ragazzi disabili, lei cieca e lui
amputato sopra il ginocchio, due sportivi, pieni di grinta e voglia di fare che al racconto di Pietro
sulle vie da aprire nella valle di Rurec non esitano a dare la loro adesione al nascente progetto di
attrezzare alcune vie di arrampicata proprio in Perù.
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L’IMPOSSIBILE
diventa
POSSIBILE
Il progetto: Rendere possibile ciò che non è possibile
Partecipare ad una spedizione è il sogno di ogni alpinista sia esperto che in erba, per un disabile questo diventa qualcosa di ancor più estremo e irraggiungibile.
Grazie a chi potrà supportare la nostra missione potremo offrire a chi è in difficoltà, a chi pensa di essere lontano dalla propria realizzazione una possibilità.
Il coinvolgimento di atleti disabili inoltre è un monito ad “ispirare” anche le persone che per vari motivi pensano sia loro preclusa la possibilità di vivere “avventure”, invogliandoli a partire, non importa verso dove e per fare cosa, a mettersi in gioco, a “vivere”.
Lo spirito del team sarà quello di poter vivere a pieno un’esperienza unica che crea legami tra le persone di diversa estrazione sociale, diversa condizione economica ed etnia.
Una missione che porterà nuovo “know how” a tutti coloro che saranno partecipi dagli alpinisti di punta alle guide locali della zona di Olleros in Perù.
Perchè ArrampicAnde? Qual’è la nostra missione e quali sono i vantaggi.
Una spedizione alpinistica non ha solo un motivo sportivo, tecnico. Secondo noi, una spedizione deve lasciare qualcosa a chi vive il territorio. La zona di Olleros, viene dedicata principalmente al bestiame, oltre alle Terme viene coinvolta solo marginalmente dal turismo portato dal trekking che predilige la vicina valle di Chavin, in un futuro prossimo può diventare una specie di piccola Yosemite peruviana, dove natura, sport, tradizione si uniscono.
Attrezzare delle vie di arrampicata vuol dire rendere possibile l’arrampicata delle pareti a molte persone, che non hanno l’esperienza di aprire nuove scalate. Inoltre rendere a conoscenza il pubblico degli sportivi, italiani ed europei delle nuove vie attrezzate può portare un incremento di un turismo rispettoso dell’ambiente, sostenibile per la valle e chi vi vive.
L’intenzione della spedizione, oltre l’apertura e chiodatura delle vie, è quella di fornire assistenza, sostegno e informazioni alle guide locali in modo da renderli consapevoli della ricchezza che il loro territorio offre, oltre farli diventare I gestori di questi luoghi accompagnando poi in modo autonomo i turisti-arrampicatori nelle magnifiche vallate intorno a Olleros.
LA SPEDIZIONE
- La prestazione sportiva e l’apertura di nuove vie
-
L’esperienza unica per le persone disabili, nuove vie per i neofiti dell’arrampicata.
- Un’esperienza formativa
- La promozione del territorio
- Formazione per le guide locali
L’esperienza unica per le persone disabili, nuove vie per i neofiti
dell’arrampicata.
Aprire una (o più) vie nuove non necessariamente estreme con una cordata composta da due alpinisti (in linea di massima Riccardo Colosio e Pietro Rago) accompagnati da Silvia Parente (ipovedente), Kevin Ferrari (amputato alla gamba destra sopra il ginocchio) e Lorenzo Migliari
per permettere loro un esperienza unica dove esprimere le loro notevoli capacità e potenzialità nell’ambito dell’arrampicata.
Le vie tracciate saranno un punto di interesse per tutti gli arrampicatori non estremi che frequenteranno in futuro la valle
Un’esperienza formativa
Formare cordate “miste” composte da alpinisti “esperti” con un notevole bagaglio tecnico (tipo Sandro De Toni) affiancati ad alpinisti sempre di livello ma con scarsa (o nulla) esperienza di big wall per permettergli di vivere una grande esperienza che sia anche formativa.
Questa esperienza può essere utile per quelle guide locali, che non hanno avuto la possibilità di affrontare una “big wall” insieme ad un team di alpinisti esperti.
La rosa di alpinisti esperti è in via di definizione e sarà affiancata da alpinisti giovani, volontari che arriveranno dall’Italia. Gli alpinisti frequenteranno la valle, un’esperienza che porteranno indietro in Europa promuovendo la località.
IL FILM DOCUMENTARIO
Ognuno ha un sogno, ma non tutti sono così motivati e caparbi da perseguirlo fino in fondo nonotante le difficiltà fisiche che la situazione economica in cui vive.
La forza va cercata dentro di noi e condivisa con gli altri. Fare squadra vuol dire vincere le difficoltà assieme senza vincoli ne pregiudizi.
Un film racconterà la missione di ArrampicAnde, dalla preparazione alla sua realizzazione.
Un seguirsi di emozioni, difficoltà, momenti magici, rinunce e di condivisione tra tutti i componenti della spedizione.
Una storia avvincente che creerà legame tra i protagonisti e lo spettatore portando in auge il vero significato dei valori essenziali della vita e dimostrando che con l’impegno di tutti ancora oggi è possibile realizzare ciò che la stragrande maggioranza di noi pensa sia impossibile.
IL TEAM
Un team di alpinisti disabili supportato da alpinisti esperti.
Film-makers e giornalisti specializzati in spedizioni d’alta quota.
Un affiatato gruppo legato da un’unica passione, condividere esperienze e rendere quest’avventura unica.
Coordinamento spedizione Pietro Rago
• Il team di Arrampicande sarà composto da una cordata di alpinisti disabili ripeterà ed
aprirà alcune vie alpinistiche nella valle del Rurec.
• Una cordata di alpinisti esperti che supporterà la cordata e aprirà nuove vie di arrampicata
libera sui bastioni della valle del Rurec.
• A supporto dell’intera spedizione 8 alpinisti giovani alla prima esperienza.
• Un team di alpinisti esperti film-makers seguirà entrambe le cordate, per documentare
l’intera spedizione dalla preparazione al termine del progetto.
Atleti:
Parente Silvia
Ferrari Kevin
Aiuto:
Migliari Lorenzo
Colosio Riccardo
La spedizione offrirà un opportunità unica a due atleti disabili di realizzare un sogno. Silvia Parente, vincitrice dello slalom gigante alle Paraolimpiadi di Torino 2006 che, dopo anni di soddisfazioni insieme a Lorenzo nello sci, nel 2008 inizia a dedicarsi all’arrampicata
sportiva con grandi risultati.
Kevin Ferrari inizia la sua carriera sportiva nel nuoto per raggiungere un livello nazionale.
Con il suo trasferimento a Trento ha iniziato a frequentare le Alpi dedicandosi all’arrampicata
e il triatlon.